Binotto non avrebbe preso Hamilton in Ferrari

Mattia Binotto a ruota libera sul Corriere della Sera, intervistato da Daniele Sparisci e Giorgio Terruzzi che lo hanno fatto parlare a lungo della sua nuova avventura, lasciando il veleno nella coda.

Eccolo:

Hamilton lo avrebbe preso?
«No. Ma lui ha fatto molto bene ad andare alla Ferrari, condivido la sua decisione».

Perché no?
«Perché la Ferrari aveva puntato su altri piloti. E se il talento è Leclerc, è lui che in qualche modo credo vada accompagnato all’obiettivo».

Chi vincerà questo Mondiale?
«Verstappen il titolo piloti, McLaren quello costruttori».

Max è ancora il più forte?
«Sì, e lo sta dimostrando anche con una macchina meno efficace di altre».

Mattia non avrebbe preso Hamilton. Hamilton non lo ha preso Vasseur. Lo ha preso il presidente Elkann. Insomma non avrebbe certo potuto opporsi anche se la sua spiegazione è più che valida: se hai puntato su Leclerc e credi in lui non vai a cercare Hamilton solo per il lato sportivo lo val a prendere perché dietro c’è anche un’enorme operazione commerciale e di marketing.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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